Nel 2006 Tedros W. aveva 22 anni e tre anni di studi di Ingegneria aeronautica alle spalle. Lasciò l’Eritrea  -  dove era nato e vissuto fino ad allora - e per tre anni si spostò in diversi Paesi dell’Africa, dal Sudan alla Libia, cercando di sopravvivere con lavori di fortuna.

Nel 2009, con un viaggio su un “barcone”, come tanti suoi connazionali in fuga da un Paese da anni sotto dittatura militare, riuscì ad attraversare il Mediterraneo e raggiunse l’Italia dove ottenne lo status di rifugiato. Dopo un periodo in Sicilia e una breve parentesi in Inghilterra, Tedros ha trovato casa e amici a Lecco, per poi trasferirsi a Milano e frequentare l’Università. Oggi, a 13 anni dall’inizio di quel viaggio, Tedros è un laureato dell’Università Statale in Scienze Politiche, curriculum Politics and Economics, il corso di laurea triennale in lingua inglese della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali. Con relatore Luigi Curini, docente di Scienza politica, lo studente eritreo ha  presentato una tesi sul tema della riforma costituzionale italiana, intitolata "Parliament an agent of instability? The debate on constitutional reforms in the italian case".

Tedros è il primo studente laureato dell’Ateneo tra i beneficiari delle borse di studio offerte da CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e Ministero dell’Interno, in collaborazione con ANDISU (Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario), istituite dall’anno accademico 2016-2017, per sostenere agli studi richiedenti asilo e persone con protezione internazionale costrette a interrompere gli studi universitari avviati nei Paesi d’origine. La borsa non prevede l’erogazione di somme di denaro, ma la messa a disposizione di servizi a discrezione dei singoli Atenei coinvolti. Fin dalla prima edizione l’Università Statale accoglie gli studenti vincitori di borsa offrendo loro, oltre che l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, anche un alloggio a titolo gratuito e una tessera mensa.

“Mi sono iscritto nel 2014 alla Statale - racconta Tedros -. Vivevo a Lecco dove lavoravo per un’azienda di servizi ambientali e ho cercato di portare avanti i miei studi insieme al lavoro, perché non potevo farne a meno. Ho sempre avuto l’idea di studiare e laurearmi e la politica mi ha sempre appassionato. Vengo da un Paese uscito da una lunghissima guerra con l’Etiopia, dove non ci sono le possibilità che hanno i giovani europei. Parlare e leggere di politica per me è sempre stato importante e naturale. Dopo aver scoperto dell’esistenza della borsa CRUI ho lasciato il lavoro per dedicarmi agli studi, mi sono trasferito in pensionato a Milano e ora finalmente ho raggiunto l’obiettivo della laurea”. L’intenzione di Tedros, ora, è perfezionare i suoi studi e proseguire il suo percorso di formazione con la laurea magistrale in Data science and economics.

Gli studenti della Statale beneficiari della borsa CRUI per rifugiati e richiedenti asilo

Nell’anno accademico 2016-2017, sono stati sette gli studenti della Statale a cui è stata assegnata la borsa CRUI, quattro i nuovi studenti nel 2017-2018 e tre nuovi iscritti nel 2018-2019. Dei 14 assegnatari iniziali, otto stanno proseguendo il loro percorso di studi, usufruendo del rinnovo della borsa grazie ai crediti formativi acquisiti. Fra di loro, Tedros W. è il primo a laurearsi. Gli altri studenti provengono da Uganda, Ciad, Pakistan, Costa D’Avorio, Afghanistan e frequentano i corsi di laurea triennale in Mediazione linguistica e culturale (curriculum Mediatori stranieri), Scienze Umane, Ambiente e Paesaggio, Infermieristica e la laurea magistrale in Management of Human Resources and Labour Studies.

Articolo di unimi.it